Ho conosciuto Simone e la sua famiglia per vie che non sto qui a raccontare (almeno per ora). Dico solo che quest'uomo mi piace. Ha scritto poche righe, dense di umanità, e ha trovato un punto di equilibrio da cui è sconsigliabile allontanarsi.
In queste ore conviene concentrarsi sulle vittime della vicenda e pregare per loro: e le vittime sono Eluana, i suoi genitori (che scelgono in balia della sofferenza lasciata a se stessa), e tutti quelli che credono che questo arricchisca la vita di tutti noi. Si sta chiudendo una porta da cui spirava lo Spirito (che sempre passa nelle fessure della carne, nelle ferite) e, in un certo senso, siamo tutti vittime. Non si salvano neppure quelli che credono di poter agire diversamente a prescindere dal proprio sangue, che si perde ogni volta che ciascuno di noi soffre sulla propria pelle. Il mio cuore è gonfio di tristezza ... per tutti. Preghiamo.
Chi vuole entri qui, in punta di piedi!
E per ragionare fuori dagli steccati vi mostro che non bisogna essere cristiani per dire cose ragionevoli: leggete questa intervista.
Buona vita a tutti.






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