on-line il nuovo sito del MGS dell'Italia Centrale: www.spaziomgs.com

Verginità

Oggi ne ho avuto ancora conferma: una cultura che non sa parlare della verginità è una cultura che fallisce il compito di umanizzare l'uomo.


E in effetti, siccome non è il caso di parlarne qui e ora, mi limito a mostrare perché non sia il caso di farlo.

La nostra cultura moderna popolare ha perso la capacità di trovare il senso di questo stato di vita. L'unica prospettiva da cui riesce a guardare la faccenda è quella relativa alla uscita da questa svantaggiata condizione. Come uscirne e quando uscirne sono questioni che hanno soverchiato le domande fondamentali che riguardano ogni ambito della vita dell'uomo e cioè se compiere un'azione e perché.

Se sia bello rimanere vergini e perché non sono più domande all'orizzonte. Qualcuno considera questa una conquista: io la considero un passo verso la barbarie, un imputridimento della relazione con il proprio corpo, una miopia della libertà. E' come se il nostro corpo fosse catturato da un destino contro cui è inutile lottare: appunto il problema è come non se e quando non perché. Non dico che come e quando siano domande insulse, lungi da me questa idea. Dico che non affrontare il se e il perché ci rende meno uomini.

Se e perché sono le domande della libertà. Come e quando sono le domande della necessità. Ora è vero che ogni decisione presa ci dispone ad una necessaria coerenza con essa (per cui quando decido una cosa sono costretto ad indagare il come e il quando porla in atto) ma in tanto siamo liberi in quanto siamo nella condizione di comprendere perché si e perché no e se si o se no.

Contorto abbastanza?

Mi dispiace. Chi può intendere intenda. Il messaggio è: la verginità è un surplus di umanità (Maria è la Vergine e Gesù era Vergine) e, pur riconoscendo che la maternità è essenziale alla vita, e quindi non volendo opporre la verginità alla maternità e alla paternità, tuttavia non possiamo lasciare che la non opposizione diventi automaticamente l'insignificanza della verginità.

Si apre qui lo spazio di un confronto prezioso in cui, purtroppo, dobbiamo riconoscere che oggi la verginità non ha parole per esprimersi: troppo a lungo è stata disprezzata, derisa, trascurata e persino ignorata.

E invece, ogni donna qui capisce forse capisce più di molti uomini, Maria esercita un fascino immenso su ciascuno di noi. Chissà perché? E' forse la purezza che esercita il richiamo più forte di ogni cosa, nel cuore di ciascuno?

Parole un po' in libertà questa volta, ma volevo rompere il tabù...
Scusate se non l'ho fatto al meglio.

0 commenti (clicca qui e scrivi/vedi i commenti):

Posta un commento

Lascia il tuo messaggio nella casella sotto e seleziona il tuo profilo: Nome/URL (URL:facoltativo) o Anonimo se vuoi. Poi clicca su: Posta Commento